Il 26 Luglio 1997 appariva nelle librerie del Regno Unito “Harry Potter and the Philosopher’s Stone”, il primo di una saga che ha rivoluzionato il mondo letterario, travolgendo il mondo di libri e lettori.
Una serie che è stata tradotta in 77 lingue, incluso il latino e il greco antico, e ha venduto 450 milioni di copie. Un successo planetario cominciato in una lavanderia a gettone dove J.K. Rowling scriveva la storia che aveva in mente facendo il bucato, e completato al Nicholson’s Cafe di Edimburgo.
E pensare che “Harry Potter e la pietra filosofale” fu rifiutato da 12 delle maggiori case editrici britanniche prima di essere accettato, dopo più di un anno, dalla modesta Bloomsbury.
Ricordo ancora quando mi fu regalato la prima volta: era il mio compleanno, Novembre 1998. Non ero una grande lettrice, anzi, odiavo leggere.
I miei compagni avevano tutta la collezione de “Il battello a vapore”. Io ne avevo due. Mai letti. Il massimo che facevano era dare un tocco di colore al mio comodino.
E poi, aprii la prima pagina e fu come essere trasportata in un universo parallelo. E così cominciai a leggere. Vi dirò, anche sotto le coperte per paura che entrasse dalla finestra colui-che-non-deve-essere-nominato (alias Voldemort), in una qualsivoglia forma (tipo un ragnetto o il fruscio del vento).
E’ stato magico, e lo è tutt’ora. Ogni volta che li rileggo (ebbene si, li ho riletti più e più volte) è come se fosse la prima.
Ed è pazzesco pensare che chi lo ha scritto era una persona normalissima.
E’ proprio vero quello che scriveva Roald Dahl in Matilda “Somewhere inside all of us is the power to change the world” (Da qualche parte, dentro ciascuno di noi, c’è il potere di cambiare il mondo). Basta trovarlo!
Grazie J.K. Rowling per avermi fatto amare la lettura e ancora tantissimi auguri di buon compleanno Harry Potter!!!
Silvia Zanotti
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