Milano sempre più capitale d’Italia della fotografia. Dopo l’annuncio della nuova destinazione artistica di Palazzo della Ragione, che diventerà per i prossimi due anni polo delle immagini più “istituzionali” in collaborazione con Fondazione Forma e Contrasto, il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, MuFoCo, si trasferisce durante l’estate alla Triennale di Milano e mette in mostra i propri capolavori, per festeggiare i suoi dieci anni di attività.
Marina Ballo Charmet, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Peter Bialobrszeski, Günter Brus, Vincenzo Castella, Mario Cattaneo, Mario Cresci, Paola De Pietri, Joan Fontcuberta, Jean-Louis Garnell, Jochen Gerz, Luigi Ghirri, Paolo Gioli, Guido Guidi, Jitka Hanzlovà, Roni Horn, Francesco e Mimmo Jodice, Uliano Lucas, Paola Mattioli, Federico Patellani, Bernard Plossu, Francesco Radino, Roberto Salbitani, Marco Signorini, Alessandra Spranzi, Beat Streuli, George Tatge, Hans van der Meer, Silvio Wolf sono solo alcuni degli oltre 60 artisti che avranno alcune delle loro produzioni esposte, insieme all’illustrazione dei grandi progetti pubblici e di committenza che il museo ha realizzato in questi anni.
Le due parti della mostra (opere e progetti) sono strettamente intrecciate tra loro: i temi presenti sono il paesaggio urbano e naturale, la figura umana, la società in trasformazione, la sperimentazione artistica, in una fitta e articolata narrazione visiva nella quale il visitatore può cogliere il rapporto dialettico tra il patrimonio, la committenza agli artisti, il rapporto con i cittadini spesso coinvolti nelle attività del Museo.
A corollario, numerosi video e filmati di documentazione dei progetti e una pubblicazione edita da Silvana Editoriale a cura di Roberta Valtorta, che racconta l’identità, le attività, il patrimonio della struttura espositiva.
Unico museo di fotografia finanziato pubblicamente esistente in Italia, nella sua collezione figurano qualcosa come 2 milioni di immagini e una biblioteca specializzata con 20mila pubblicazioni tra volumi e riviste. Un patrimonio di inestimabile valore che lo porta ad essere un centro di studio, ricerca e produzione culturale riconosciuto a livello internazionale.
Il museo è nato e cresciuto nella contemporaneità; lavora sulla complessità e la frammentazione che caratterizzano l’arte e la comunicazione del nuovo secolo. Pertanto, porta avanti i suoi programmi su più livelli: conservazione, catalogazione e valorizzazione del patrimonio fotografico e bibliotecario; realizzazione di mostre dalle collezioni e su progetti specifici; pubblicazione di cataloghi e testi di studio sulla fotografia e l’arte; promozione della cultura visiva verso pubblici diversi attraverso una fitta attività di mediazione culturale; ideazione di progetti di committenza ad artisti contemporanei e di progetti di arte pubblica con la partecipazione dei cittadini.
Il MuFoCo, quindi, rappresenta una realtà culturale capace di assumere centralità metropolitana pur essendo periferica; un luogo dove si diffonde, condivide, trasmette e apprezza l’arte fotografica nelle sue molteplici e multiformi espressioni. La fotografia accompagna l’uomo e la società nel loro evolversi, assolvendo la funzione di stimolo per la memoria e testimonianza del passato, chiave necessaria per cogliere il presente e il futuro. Una funzione che il Museo della Fotografia intende continuare ad assolvere, individuando e stipulando sinergie con Enti e Associazioni al fine di promuovere il territorio, la storia e le sue tradizioni.
Fino al 10/09/2014
Triennale di Milano, viale Alemagna 6
Orari: martedì-domenica 10.30-20.30; giovedì 10.30-23.00; lunedì chiuso
Ingresso libero
Anita Pezzotta